In questi giorni stanno comparendo su FB le prime foto di Mantova Medievale (opera di Impressum e di Pierangelo Gatto) che ci ritraggono, e insieme ci aiutano a raccontare, a chi non ha potuto esserci, questa indimenticabile edizione 2018, funestata dalla sfortuna ma impreziosita da efficaci novità. Problemi con il nostro furgone Vangrande ci avevano costretto a scendere con campo e numeri ridotti, ed una volta giunti a Mantova, un tremendo acquazzone e l’argine del lago allagato ci avevano scoraggiati a tal punto da pensare di non scaricare nemmeno e tornare a Verona.
Alla fine, come testimoniano le foto, siamo rimasti, abbiamo sfidato la tempesta, montato il campo e indossato vesti e armature per fare quello che sappiamo fare, cercando di farlo comunque al meglio.
Personalmente sono molto soddisfatto di come si sono svolte le battaglie, malgrado i numeri ridotti, o forse proprio per questo, gli schieramenti sono finalmente usciti dall’abusata e insensata logica dei “tre scontri a sfinimento” che secondo me deturpano molte ricostruzioni di scontri medievali, applicando invece piccole, ma efficaci, strategie di combattimento in formazione ( come la ripresa d’impeto o la ceduta tattica ). Ringrazio i ragazzi della principesca Contea di Gorizia per aver reso possibile questo piccolo cambiamento e resto convinto che questa sia la via da perseguire per migliorare le campali in rievocazione, sia per la crescita dei ricostruttori coinvolti, che per quella del “piacere” del pubblico, obbiettivo d’ogni attività didattica.
Infine ringraziamo tutta l’organizzazione di Mantova Medievale, perché senza questo evento ci sarebbero tanti rievocatori malinconici in giro per il nord Italia.