Le cattedrali gotiche sembrano veri e propri libri di pietra, per tramandare straordinarie conoscenze che solo poche persone iniziate a simboli ed a codici particolari, avrebbero potuto comprendere. Infatti la grandiosità, l’imponenza e tutta una serie di misteri non risolti, hanno fatto diffondere attorno alle cattedrali gotiche numerose leggende legate a figure ed oggetti mistici della storia del Cristianesimo, dai Cavalieri Templari al Santo Graal.
La loro costruzione ebbe inizio improvvisamente, intorno al 1128 (cattedrale di Sens), proprio dopo il ritorno dei Cavalieri Templari dalla Terrasanta e con una maestria costruttiva tecnica e architettonica completamente diversa dalle precedenti chiese romaniche. Una dopo l’altra, sorsero le cattedrali di Evreux, di Rouen, di Reims, di Amiens, di Bayeux, di Parigi, fino ad arrivare al trionfo della cattedrale di Chartres. I piani di costruzione e tutti progetti originali di esecuzione di queste cattedrali non sono mai stati trovati.
Il sistema di costruzione gotico si basa sulla “volta a crociera”, e l’ogiva al centro delle volte trasforma la spinte laterali in spinte verticali, è un insieme di slanci dati alla pietra per cui la volta non pesa più, ma schizza verso l’alto sotto la spinta dei contrafforti laterali e tutta la struttura appare proiettata verso il cielo.
Le Cattedrali inoltre sono tutte poste allo stesso modo: con l’abside rivolto verso est (cioè verso la luce), questo orientamento diviene allegoria del passaggio dall’oscurità, in cui ci si trova al di fuori delle sacre mura, alla luce verso cui ci si muove entrando in essa; inoltre il fedele entrato nell’edificio compie un cammino sacro verso l’Oriente, verso la Palestina, luogo di nascita del Cristianesimo.
Le grandi cattedrali vennero costruite su luoghi già considerati sacri al culto della “Grande Madre”, ritenuto il culto unitario più diffuso prima del Cristianesimo, dove i druidi erigevano i propri megaliti.
La pianta di una Cattedrale è sempre a forma di croce, il braccio orizzontale corrisponde agli equinozi e ai solstizi, mentre il braccio verticale corrisponde ad un simbolismo polare, ai poli in rapporto con in piano dell’equatore.
Al centro della croce, nel punto di incrocio fra orizzontale e verticale, l’uomo di trova al centro del mondo, ma anche del suo essere. Non a caso è in questo punto che nelle cattedrali gotiche si situa l’altare maggiore. In tutte queste meravigliose chiese si nota un fenomeno curioso; l’asse della navata non è in prolungamento esatto con quello del coro. Questa deviazione dell’asse non è imputabile ad errori di progettazione ma è anzi voluta. Esso è un simbolo già presente nell’Antico Egitto, dove l’esempio più eclatante è il tempio di Luxor.
La deviazione dell’asse è una sorta di rottura, una frontiera invisibile fra due ordini di realtà diverse. Una rottura fra la navata, luogo della conoscenza razionale e il coro, luogo della conoscenza in assoluto. La simmetria è morte, la dissimetria è vita afferma l’insegnamento pitagorico. La deviazione dell’asse è una delle manifestazioni più chiare di una dissimetria creatrice che devia la linea della ragione. Come se non bastasse si può leggere la cosa come una allegoria della crocifissione, in cui la testa del Cristo è reclinata sulla spalla.
Ciascuna cattedrale è dotata di una cripta in cui secondo alcune tradizioni sarebbero nascosti degli oggetti sacri molto importanti (ad esempio si dice che in una delle cripte della Cattedrale di Chartres sia custodita l’Arca dell’Alleanza, e che quando questa cripta verrà scoperta, la cattedrale crollerà al suolo).
Le cripte sono legate ad un altro elemento molto misterioso: le “Vergini Nere”, statue o bassorilievi, che raffigurano appunto la vergine Maria, con la particolarità della carnagione scura. Tutte le grandi cattedrali sono dedicate a Lei, la Notre Dame, ed è da sottolineare la relazione tra le statue di Iside, la divinità egizia corrispondente alla dea greca Gea (“la Terra”), che venivano custodite nei sotterranei dei templi egizi, con le Vergini Nere, anch’esse collegate al culto della Terra, diffuso in tutta l’Europa.
La stessa Madonna sarebbe la cristianizzazione di questa figura troppo radicata nell’immaginario popolare, da poter essere estirpata del tutto. Per questo, i costruttori delle cattedrali gotiche, che anche in altri particolari (ad esempio quello di erigere le cattedrali sui luoghi sacri alla Grande Madre) si erano dimostrati legati a tale culto, avrebbero colorato in modo diverso il volto della Vergine cattolica, affinché coloro che avessero saputo, avrebbero facilmente compreso di chi si trattasse realmente.
Se si tracciasse infine, una linea che colleghi le principali cattedrali francesi, si otterrebbe un disegno simile a quello della costellazione della Vergine, sicuramente non una coincidenza…
Un altro simbolo comune tra le cattedrali è il labirinto. Qui svuotato della valenza classica di prova ed infuso invece di spiritualità; da luogo pericoloso in cui si perdeva il senso dell’orientamento, diventa una via da percorre con fiducia ed umile abbandono. I pellegrini percorrevano in ginocchio un lungo percorso tortuoso, che nonostante la forma (circolare o ottagonale), si dipana lungo undici spazi concentrici, sino ad arrivare al centro, nel dodicesimo spazio del labirinto. Non vi è nessun pericolo di perdersi in questi labirinti poiché vi è solo un ingresso, e la strada per quanto tortuosa porta sempre al cuore del labirinto. Troviamo ancora una volta una grande simbologia, dodici spazi da attraversare come dodici sono i mesi dell’anno, dodici discepoli, dodici costellazioni zodiacali. La simbologia del labirinto non termina però qui, da simbolo fisico-temporale Terreno, si trasforma in allegoria del mondo, racchiuso tra le imponenti mura della cattedrale.
Questi sono i simboli più facilmente notabili ma sono solo una minima parte di quelli celati. Altri possono essere scoperti solo in giorni e situazioni particolari: nella cattedrale di Vezelay, in Borgogna allo scoccare del mezzogiorno nel primo giorno del solstizio d’estate nove cerchi di luce si allineano perfettamente con l’asse centrale della navata, ed ancora: all’interno della cattedrale di Chartres, nella navata laterale ovest del transetto sud, c’è una pietra rettangolare incastrata di sbieco rispetto al pavimento, la cui bianchezza risalta nettamente sulla generale tinta grigia del lastricato.
Questa pietra è contrassegnata da un risalto di metallo dorato. Ogni anno, al solstizio d’estate del 21 giugno, se il sole splende, a mezzogiorno un raggio che filtra da un foro della vetrata detta di S. Apollinare va a colpire questa pietra.
Ma ancora più significativo il fatto che la mandorla del rosone occidentale, rappresentante la Vergine, ad agosto sia attraversata da un raggio di sole che va a proiettarsi sulla rosa posta al centro del labirinto che è in questa cattedrale, come nelle altre cattedrali francesi chiamate a rappresentare la costellazione della Vergine.
Oggi il fenomeno si verifica verso il 20 del mese ma si è calcolato che in origine il tutto accadeva il 15 d’agosto, il giorno dedicato alla Madonna.
Esiste una massima dei massoni operativi del tempo:
“un punto che si situa in un cerchio che si trova in un quadrato e in un triangolo; se voi troverete il punto sarete salvi, fuori dalle pene, dall’angoscia e da pericolo”
Ricerca a cura di Andrea Perina
Fonti
- “Il libro nero del medioevo” Paolo Cortesi ed. Newton & Compton
- www.freemasons-freemasonry.com
- www.croponline.org
- www.templaricavalieri.it
- la scuola media di Mornico cui ho preso a prestito le immagini