Imponente si erge dalla roccia la mole del castello scaligero, caposaldo difensivo dell’alto lago di Garda.
A Malcesine venne riconosciuta la particolare posizione favorente la sorveglianza difensiva, uno sperone roccioso dominante il lago, già in epoca romana, ma fu solo ai tempi dei Longobardi che vennero costruite fortificazioni vere e proprie. Distrutto nel 590 dai Franchi, il castello venne nuovamente edificato nel Medioevo e, insieme al borgo sottostante a cui e intrinsecamente legato, continuò a subire trasformazioni e rimaneggiamenti poiché fu sempre considerato opera essenziale alla difesa del territorio. La famiglia della Scala compare sulla scena del fortilizio dal 1277, quando Alberto I ne diventa il responsabile e cura il restauro di castello e cinta muraria. Ne è testimonianza a tutt’oggi la tipica merlatura a coda di rondine definita comunemente “ghibellina”.
Il castello acquista particolare importanza quando nel 1351 Mastino II viene nominato da Carlo IV “capitano” del lago e qui vi istituisce il capitanato. In tale occasione di evocazione politica, in virtù della promozione di cui l’intero territorio diveniva investito, Mastino II potenziò la fortificazione con ulteriori innovazioni.
Purtroppo della cinta muraria che proteggeva l’abitato, munita di tre porte chiamate Orientale, Becchera e Nuova, è rimasto poco o nulla, contrariamente al castello che si erge intatto. Inusuale nella storia dell’architettura scaligera precedente è il ricorso alla pietra per gli esterni (solitamente in mattoni), riservando il cotto alle volte delle aperture e delle stanze, ai merli e ai muri divisori. Il castello è composto da tre livelli di terrazze a quote crescenti che culminano nella residenza e nel mastio, poggiati su una base a forma pentagonale. Le tre terrazze sono raggiungibili dal cortile inferiore con un percorso a spirale inframezzato da rampe di scale.
Il borgo, cresciuto sotto la protezione della fortezza, si è sviluppato in una prima fase secondo uno schema radiale attorno al Castello, ed in un secondo periodo ha seguito un allineamento sostanzialmente ortogonale rispetto alle sponde del lago di Garda.
Nel 1387 il castello venne occupato dai Visconti cui rimase fino al 1405, per passare poi sotto la Repubblica di Venezia.
Ricerca a cura della Dott.ssa Claudia Giagnoni
FONTI:
- 3 – Castello e Borgo Fortificato di Malcesine, di Gianna Gaudini, in “Presenze Scaligere veronesi” Ed bpv
- Guida ai castelli del Veronese, di G. Perbellini et al.Ed. CIERRE
- Punti forti dall’alto lago ala Valdadige, di AAVV, in “I segni della Verona scaligera” Ed. Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno