16 dicembre 1318
Il 16 dicembre del 1318, settecento anni fa ieri, Cangrande I della Scala, viene nominato presso Soncino (nella foto il castello): “CAPITANEUS ET RECTOR UNIONIS ET SOCIETATIS ET FIDELIUM IMPERII LOMBARDIE” titolo con il quale, da allora fino alla prematura morte, si firmerà in ogni documento ufficiale. I rappresentanti dei comuni e delle signorie fedeli all’Impero, tra cui i celebri Ghibellini: Matteo Visconti, Uguccione della Faggiola, Passerino Bonaccorsi e Guecello da Camino s’erano riuniti nella dieta di Soncino per fare fronte alla cacciata da Genova dei Doria e degli Spinola, che aveva consegnato la città ligure ai Guelfi e richiamato nel settentrione d’Italia le armate del papà Giovanni XXII e del suo braccio armato il Re di Napoli. Per organizzare la resistenza imperiale i Ghibellini avevano deciso di eleggere Cangrande a loro campione, facendolo capitano di tutte le loro forze congiunte, mettendo a sua disposizione denari e uomini.
Veniva così riconosciuto allo Scaligero quel primato nella difesa del progetto di unificazione politica della penisola italiana, in cui anche Dante tanta speranza rispose.